La tecnologia LED ha portato diversi indiscutibili vantaggi:

  1. luce più neutra e quindi miglior resa cromatica;
  2. miglior resa del nero e quindi miglior contrasto;
  3. spessori molto più contenuti rispetto alle vecchie lampade a catodo freddo;
  4. notevole risparmio energetico.

Tecnicamente poi la tecnologia LED si è evoluta in due direzioni: la Direct LED o full LED o Local Dimming, in cui i LED sono diffusi uniformemente su tutta la superficie del pannello e la Edge LED in cui i LED sono distribuiti solo lungo il bordo e poi la luce viene incanalata su tutto il pannello.

Contrariamente a quanto potrebbe sembrare da una semplice lettura di questa caratteristica base , la soluzione LED di tipo Edge supera quella Direct:

  • nelle prestazioni visive di brillantezza e contrasto;
  • in termini di spessore del display (andando sotto i 3 cm!!!);
  • in valori di consumo energetico avendo meno “lampade” da accendere.

Sony e Sharp, solo per citare due grandi produttori, hanno infatti scelto di progettare con questa tecnologia i loro prodotti LCD con retroilluminazione LED.

Edge-LED

Windows XP Mode per Windows 7 nasce per semplificare l’esecuzione di numerosi programmi che devono girare sotto Windows XP sul nuovo ambiente operativo. Windows XP utilizza la tecnologia di virtualizzazione Windows Virtual PC per fornire un ambiente virtuale Windows XP Professional Service Pack 3 a 32 bit.

Sino ad oggi, l’utilizzo di Windows XP Mode ha richiesto la soddisfazione di precisi requisiti: una copia autentica di Windows 7 Professional, Ultimate o Enterprise, 2 GB di spazio libero su hard disk (più 15 GB consigliati per l’ambiente virtuale di Windows), un processore in grado di supportare la virtualizzazione hardware, con tecnologia AMD-V, Intel VT o VIA VT attivata nel BIOS.

Con il Service Pack 1 di Windows 7, Microsoft ha rimosso i requisiti obbligatori per i processori, per consentire a privati e piccole aziende e con un parco PC più datato di sfruttare la funzionalità Windows XP Mode.

http://www.stealthcomputer.com/blog/wp-content/uploads/2009/10/Windows-7-XP-mode.jpg

L’aggiornamento che abilita Windows XP Mode e Windows Virtual PC è disponibile nel Download Center: KB977206 Windows 7 x86 e KB77206 Windows 7 x64.

NOTA: Come riportato sul blog del Team TechNet Italia, avere una CPU con istruzioni Intel VT o AMD-V, e avere abilitato questa funzionalità nel BIOS della mother board, garantisce alle macchine virtuali delle performance migliori e certamente con una miglior resa operativa.

Logo USB SuperSpeed Certified

Pare che il Service Pack 1, disponibile per giugno 2010 (?), conterrà, oltre a tutte le patch e i bug fix rilasciati sin dal debutto del nuovo sistema operativo di Microsoft, il pieno supporto alla tecnologia USB 3.0.Schema connessioni del cavo USB 3.0 SuperSpeed

La caratteristica più importante dell’Usb 3.0 è l’enorme aumento di velocità del trasferimento dati teorico, superiore di dieci volte allo Usb 2.0: i dati vengono trasferiti, invece che a 480 Mbit, fino a 5 Gbit al secondo.

Usb 3.0 non solo surclassa tutti i suoi predecessori e lo standard firewire, ma di supera, per transfer rate, addirittura le attuali porte Sata , che sono in grado di trasferire 300 Mb al secondo.
Di fondamentale importanza il fatto che il nuovo standard resta compatibile con quello vecchio e quindi qualsiasi dispositivo Usb precedente continuerà a funzionare.

Il noto ricercatore di IBM Tom Cross ha sostenuto che nonostante le capacità di monitoraggio del traffico che si trovano nei dispositivi commercializzati da Cisco siano spesso dettati dalla semplice formalizzazione di standard acquisiti, nondimeno quelle capacità prestano il fianco a rischi e vulnerabilità che permangono nel corso del tempo.

Gli standard incriminati, che in definitiva tendono a influenzare anche l’hardware prodotto dalle altre aziende del settore, sono quelli che si affidano al protocollo SNMP versione 3, aprendo le porte a diversi vettori potenziali di attacco da parte di malintenzionati. SNMP era ad esempio inizialmente vulnerabile agli attacchi “brute-force” sul sistema di autenticazione, un problema che nella ricostruzione di Tom Cross Cisco ha provato a mitigare con il rilascio di una patch, ma che persiste in tutte le macchine su cui tale patch non è stata installata per scelta volontaria (e magari dettata da particolari esigenze) degli amministratori.

L’SNMP è basato sul protocollo UDP invece che sul TCP, e questo, spiega Cross, peggiora la situazione perché è relativamente facile camuffare gli indirizzi IP di origine. Non è prevista poi la cifratura delle comunicazioni, e gli hacker potrebbero teoricamente mettere in piedi un’operazione di sorveglianza senza lasciare traccia per gli amministratori.
La soluzione offerta dal ricercatore di IBM al problema: la revisione degli standard implementati sui dispositivi, ferma restando la consapevolezza che la questione non potrà mai essere risolta del tutto per via della presenza di macchine non aggiornate per problemi di costi, tempi, competenze.

backdoor

Mail PassView consente di recuperare le password dimenticate o perdute degli account di posta. Il software è compatibile con i più usati client di posta elettronica: Windows Mail, Outlook, Outlook Express, Mozilla Thunderbird, Eudora, Incredimail, Hotmail e Gmail ecc.
Per ciascun account e-mail verranno visualizzati i campi seguenti: Nome, Applicazione, Email, Server, Tipo (POP3/IMAP/SMTP), Utente, Password e Profilo.



Il produttore del software segnala un problema di falso allarme riscontrato in alcuni antivirus che riconoscono Mail PassView come file infetto.


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