Durante il processo di restyling del nostro sito abbiamo prestato particolare attenzione alla search engine optimization ed alla relativa geolocalizzazione.
È sempre più importante infatti associare informazioni geografiche al sito di una azienda, specialmente se si tratta di una realtà particolarmente legata al territorio in cui opera.

A pochi giorni dalla pubblicazione scopriamo che alcuni risultati non si sono fatti troppo attendere: visitando questa SERP (search engine response page) di google scopriamo di essere il terzo sito per la chiave di ricerca “siti web firenze” su 1.5 milioni di risultati.

Anlcune settimane dopo il risultato è migliorato ulteriormente (vedi seconda immagine).

Google SERP siti web firenze: neotekonline.it primo risultato sulla mappa

La geolocalizzazione gioca un ruolo sempre più importante nelle ricerche in rete, e le pratiche di Search Engine Optimization si stanno evolvendo di conseguenza.

Neotek realizza siti internet aderenti agli standard del web, ed offre in abbinamento servizi di ottimizzazione ed indicizzazione sui motori di ricerca, prestando particolare attenzione sia alle nuove tecnologie che all’evoluzione della rete e dei suoi utenti.

Tra i molti vantaggi di avere un sito internet composto di codice HTML valido, oggi ne abbiamo scoperto uno molto interessante: si tratta del sito w3csites.com, una web directory che raccoglie moltissimi siti web (nel momento in cui scriviamo 18.252) accomunati dal fatto di essere compatibili con uno o più standard del World Wide Web Consortium.

Il vantaggio immediato è quello di poter essere inclusi nella directory come il nostro nuovo sito, e guadagnare un ottimo backlink.
Naturalmente si tratta solo di un piccolo bonus rispetto agli altri enormi vantaggi di avere un sito valido, tra cui vogliamo ricordare in special modo la garanzia di maggiore accessibilità per gli utilizzatori di dispositivi speciali (come ad esempio gli screen reader per non vedenti) e la maggiore “leggibilità” per i crawler dei motori di ricerca, che si traduce in una migliore indicizzazione.

In conclusione, come fornitori di servizi di creazione siti web, crediamo che valga la pena, durante la scelta del budget e la stesura del progetto, includere una voce riguardante la conformità con gli standard del web; questo comporterà da un lato un po’ di lavoro in più, ma altrettanto certamente darà al sito un valore aggiunto che (troppo) spesso viene sottovalutato.

Nel corso del 2010 i contratti di telefonia mobile supereranno i cinque miliardi di unità nel mondo. L’incremento sarebbe di oltre 400 milioni di contratti che alla fine del 2009 erano 4,6 miliardi con un tasso di penetrazione che, sempre su base mondiale, supererà il 67% attestandosi al 57% nei Paesi in via di sviluppo (più del doppio dei livelli del 2005). Nei Paesi sviluppati la media supererà addirittura il 100%: più di un contratto pro-capite.

Ciò che contrappone ancora i Paesi ricchi da quelli in via di sviluppo è, comunque, la connettività Internet a banda larga.

A questo proposito Hans Vestberg, CEO di Ericsson, annuncia un traguardo inimmaginabile fino a poco tempo fa: il traffico dati in mobilità ha superato il traffico voce. Il traffico dati complessivo sarebbe cresciuto di quasi tre volte negli ultimi due anni, pronto a raddoppiarsi ogni anno almeno fino al 2015!

“I rilevamenti condotti da Ericsson – ha continuato Vestberg – hanno confermato la nostra ipotesi che il crescente interesse nei confronti di una connettività disponibile in qualunque luogo e in qualunque momento avrebbe guidato la crescita della banda larga mobile”. Sempre secondo il gigante svedese delle telecomunicazioni, l’80 per cento degli utenti mobili ha dichiarato di aver bisogno di un accesso pressoché ubiquo alla Rete.

Secondo i dati presentati da Vestberg, sarebbero oltre 100 milioni le persone che hanno abitualmente accesso a Facebook: merito degli smartphone, divenuti oggi apparecchi fondamentali per poter gestire sia il traffico voce che quello dati in maniera rapida e a portata di tasca.

E ci sarebbero alcuni smartphone in particolare a fare la parte del leone in questa crescita generale di utilizzo da parte degli utenti. La quota di richieste di iPhone OS è infatti aumentata dal 33 al 50 per cento ma a fare di meglio è stato Android, che se nel 2009 poteva contare su un misero 2 per cento, nel giro di 12 mesi ha sfiorato quota 25 per cento. Una nuova battaglia nella guerra dei numeri tra la Mela e l’Androide.

Posted in TLC.