Chiunque sia abituato ad utilizzare un sito web come parte integrante dei processi aziendali e lavorativi si sarà certamente accorto che negli ultimi anni i social networks hanno sempre più assunto un ruolo di primo piano nella costruzione delle connessioni e nella manutenzione dei rapporti verso il proprio bacino di utenti.
Spesso, tuttavia, quello che manca è proprio un approccio professionale a questi nuovi canali di comunicazione: per molti non è chiaro come essi possano integrare ed estendere l’immagine coordinata dell’azienda, e quale possa essere l’effettivo ritorno su questo tipo di investimento.

Da oggi è possibile visitare le pagine di Neotek su alcuni social networks, sui quali distribuiamo sia i contenuti questo blog che i nostri “Tweets”:

Chi fosse interessato a consulenze e servizi professionali per il social networking aziendale può contattarci visitando questa pagina.

Capiterà ad alcuni – ad Agosto – di dover partire per le vacanze portando con sè, per ogni evenienza, qualche “attrezzo digitale” del mestiere. Che si tratti di un laptop/netbook o di una chiavetta USB, va evitato il seppur minimo rischio di furto o smarrimento di dati sensibili come le password dei vari account email, ftp, ssh e via discorrendo, specie se questi dati appartengono all’azienda per cui lavoriamo e/o danno accesso ad aree riservate particolarmente delicate.

Per togliersi qualche pensiero, è possibile usare l’applicazione Open Source TrueCrypt per proteggere con una sola password tutti dati di cui abbiamo bisogno, indipendentemente dal loro formato. TrueCrypt permette infatti di creare archivi criptati che vengono montati come unità disco, all’interno dei quali è possibile copiare qualsiasi file o directory. Il programma può essere agevolmente installato in modalità “portable” direttamente sulla chiavetta USB.

Creazione ed utilizzo di archivi criptati con TrueCrypt su Windows XP
L'interfaccia GUI di TrueCrypt

Dalla pagina dei downloads di TrueCrypt è possibile scaricare gli installer per Windows, Linux e Mac OS X, mentre la documentazione completa (in inglese) è consultabile a questo indirizzo; se volete iniziare subito a criptare i vostri dati, potete seguire il Beginner’s Tutorial ufficiale, una guida passo-passo completa di screenshots.

Per gli utenti più esigenti, inoltre, TrueCrypt può essere utilizzato anche per cifrare o nascondere intere partizioni o file systems.

Per gli utenti esperti o per gli amanti della riga di comando, invece, è possibile utilizzare GnuPG (qui una versione precompilata per Windows, dal sito GnuPG.org) che, con l’opzione “–symmetric” (abbreviata “-c”) permette di cifrare un file o un archivio utilizzando una password, ad esempio:

gpg.exe -c archivio_segreto.zip -o archivio_segreto.zip.gpg

chiederà di inserire e confermare una password e genererà l’archivio cifrato “archivio_segreto.zip.gpg”, che potrà in seguito essere estratto con:

gpg.exe -e archivio_segreto.zip.gpg

Ci raccomandiamo naturalmente di leggere le istruzioni e le avvetenze dei software che utilizzate, specie prima di effettuare operazioni delicate come la cifratura di un filesystem, e di prendere tutte le precauzioni necessarie per evitare perdite di dati o malfunzionamenti.

Ricordiamo inoltre che il miglior software crittografico nulla può se utilizzato in modo non adeguato (ad esempio su un sistema non affidabile, o se vengono scelte password corte, facili o facilmente intuibili etc).

Durante il processo di restyling del nostro sito abbiamo prestato particolare attenzione alla search engine optimization ed alla relativa geolocalizzazione.
È sempre più importante infatti associare informazioni geografiche al sito di una azienda, specialmente se si tratta di una realtà particolarmente legata al territorio in cui opera.

A pochi giorni dalla pubblicazione scopriamo che alcuni risultati non si sono fatti troppo attendere: visitando questa SERP (search engine response page) di google scopriamo di essere il terzo sito per la chiave di ricerca “siti web firenze” su 1.5 milioni di risultati.

Anlcune settimane dopo il risultato è migliorato ulteriormente (vedi seconda immagine).

Google SERP siti web firenze: neotekonline.it primo risultato sulla mappa

La geolocalizzazione gioca un ruolo sempre più importante nelle ricerche in rete, e le pratiche di Search Engine Optimization si stanno evolvendo di conseguenza.

Neotek realizza siti internet aderenti agli standard del web, ed offre in abbinamento servizi di ottimizzazione ed indicizzazione sui motori di ricerca, prestando particolare attenzione sia alle nuove tecnologie che all’evoluzione della rete e dei suoi utenti.

Quando andiamo a scegliere una stampante da acquistare spesso una discriminante tra le varie fasce di prezzo è data dai linguaggi supportati dalla stampante stessa.

Cerchiamo di capire come e perché una caratteristica del genere possa influire anche sul prezzo.

Si tratta in realtà di linguaggi di descrizione di pagina, nati per descrivere la composizione, l’impaginazione e il contenuto di una pagina da stampare.

PCL (Printer Control Language)
Il linguaggio di stampa PCL è un linguaggio di descrizione di pagina sviluppato da Hewlett-Packard ed usato per le proprie stampanti. Poi, lo hanno utilizzato anche altri produttori. I comandi PCL necessari per generare la pagina da stampare sono inviati dai driver della stampante oppure dall’applicazione stessa (ovvero il programma in uso). 
Un driver PCL viene usato per la maggior parte delle applicazioni d’ufficio, come Word, Excel, ecc. Nella stampa di testo e per la grafica semplice, PCL rende una stampa più veloce del PostScript (dimensioni ridotte e che necessitano di meno memoria nelle stampanti).
Il punto debole del PCL è la stampa di immagini complesse in formato PostScript, come per esempio la stampa da applicazioni di grafica (tipo Photoshop) o di grafica vettoriale (tipo Coreldraw).
La versione 6 del linguaggio PCL si differenzia molto dalla versione 5 e molte applicazioni di nicchia o datate potrebbero avere dei problemi di stampa e spesso risulta utile utilizzare la versione PCL 5 oppure provare un driver PostScript. 

Post Script (Printer Control Language)
Il linguaggio di stampa PostScript è un linguaggio di descrizione di pagina sviluppato in origine da Adobe ed usato per la descrizione di pagine ed immagini per la stampa. Il linguaggio PostScript è un linguaggio completo che permette di generare un file postscript (file di testo) che permette di trasferire e stampare le informazioni, senza perdita di qualità. Il Post Script è caratterizzato dal fatto che la pagina viene descritta attraverso appositi caratteri, vere e proprie frasi nelle quali vengono racchiuse informazioni quali il tipo di carattere utilizzato, la sua dimensione, la presenza di immagini e la loro posizione sul foglio, etc. Senza tale linguaggio la stampante riprodurrebbe quanto vediamo a video con la stessa limitata risoluzione e quindi con scalinature, spigoli e così via; in pratica la stampante agisce autonomamente sulla base delle informazioni ricevute e sfrutta al meglio le sue caratteristiche per produrre un documento con la maggiore qualità possibile.
In genere si utilizza un driver PostScript per le applicazioni di grafica, per esempio le suite Adobe o anche negli ambienti Macintosh. Per questo tipo di stampa, il driver PostScript può essere più veloce del driver PCL. Inoltre, il driver PostScript offre una qualità superiore e la possibilità di stampare a risoluzioni elevate sulle stampanti supportate.
Il lato negativo del PostScript è la quantità di memoria utilizzata per gli ordini di stampa, che può essere di molto superiore al PCL.

GDI (Graphics Device Interface)
Alternativa economica al Post Script e al PCL. In pratica il nostro PC è il principale ed unico gestore del processo di stampa e di formazione dell’immagine che viene direttamente inviata alla stampante; questo riduce sensibilmente il costo delle periferiche dato che sono prive di CPU, oppure ne utilizzano di poco potenti, ed inoltre non dispongono, in genere, di memoria interna.

postscript

Windows 7 ha il supporto nativo per la masterizzazione delle immagini ISO.

Basta solo fare doppio click sull’immagine ISO nel vostro computer.

Questo aprirà l’applicazione di masterizzazione integrata (come da figura qui sotto) che vi permette di avviare la masterizzazione e vedere lo stato di avanzamento del processo.

Spuntando la casellina in fondo, è possibile fare una verifica alla fine della masterizzazione. Veramente molto semplice e funzionale.

Neotek - Firenze: backup, recupero dati, business continuity.

Il documento fattura

Anche le fatture sono documenti, alla stessa stregua di tutti gli altri e del vostro foglietto di appunti. La fattura, a differenza del foglietto di appunti, è però anche un documento fiscale obbligatorio emesso da un soggetto giuridico per comprovare l’avvenuta cessione di beni o la prestazione di servizi e fissa il diritto del soggetto stesso a riscuoterne il prezzo, sulla base degli accordi di contratto. Come sapete, l’operazione di emissione di una fattura prende il nome di fatturazione. La fatturazione è il processo aziendale che va dalla composizione della fattura fino alla sua archiviazione (sia da parte dell’emittente che da parte del destinatario). Inoltre dovete, se richiesti dall’Ufficio delle Entrate, mettere a disposizione le fatture conservate per gli eventuali accertamenti fiscali.
Innegabile è dunque l’importanza della fattura nella vita della vostra azienda: essa rappresenta nel tempo un’operazione commerciale, da essa derivano conseguenze fiscali come la detrazione dell’IVA e la deducibilità dei costi, conseguenze civili (es. ingiunzioni di pagamento) e penali (es. reati tributari) nonché i collaterali finanziari connessi con la gestione del credito.
La fatturazione potete farla direttamente, tramite il vostro commercialista o uno studio specialistico o una associazione di categoria oppure addirittura utilizzando canali di outsourcing.
La fattura è assoggettata alle leggi sull’IVA (principalmente il D.P.R. n. 633 del 26 ottobre 1972 e successive modificazioni ed integrazioni, tra cui il D.Lgs. 20 febbraio 2004 n. 52 in attuazione della direttiva 2001/115/CE) per quanto riguarda aliquota, imponibilità o meno, soprattutto nel caso delle esportazioni.
La fattura è un documento fiscale e come documento fiscale ha l’obbligo della registrazione contabile in bilancio da parte di chi lo emette e ha anche l’obbligo di una numerazione progressiva per anno fiscale. La numerazione a sua volta può essere realizzata anche con serie diverse, a seconda delle necessità aziendali (per esempio quando l’azienda ha più sedi periferiche).

Invio telematico della fattura

Anche la fattura può essere trasformata in un documento informatico, alla stessa stregua del biglietto degli appunti scannerizzato o utilizzando un normale computer.
Quante volte avviene che compilate la vostra fattura usando semplicemente un programma di videoscrittura o un foglio Excel e poi lo allegate alla mail per spedirla alla vostra controparte: così facendo non avete fatto altro che compilare un documento informatico, che inoltrate mediante un invio telematico.
In questo caso siamo in presenza di un semplice invio elettronico di una normalissima fattura cartacea.
Gli strumenti elettronici vi agevolano nel lavoro, la giurisprudenza vi garantisce, come abbiamo visto, la validità comunque del documento informatico, ma non avete assolutamente compilato una fattura elettronica.
Tuttavia la vostra fattura è assolutamente regolare; di più, il vostro interlocutore non può neppure rifiutarsi di riceverla.
L’importante è che i dati fiscali contenuti nella fattura siano gli stessi. Con dati fiscali si intendono quelli che abbiamo descritto precedentemente e che, come abbiamo detto, fanno riferimento all’articolo 21 del DPR 633/1972.
L’invio telematico delle fatture è dunque da tempo una realtà consolidata che consente importanti risparmi di tempo e denaro.
Tuttavia restano fermi i consueti obblighi previsti per la normale fattura cartacea: emittente e destinatario devono obbligatoriamente stampare ciascuno la propria copia della fattura e trattarla nella forme consuete (e previste dalla legge) delle procedure amministrative e di archiviazione.

La Fattura elettronica

Il decreto legislativo n. 52/2004 (e il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 23 gennaio 2004) che abbiamo già citato in quanto ha recepito nell’ordinamento italiano la direttiva n. 2001/115/CE in materia di semplificazione, modernizzazione e armonizzazione delle modalità di fatturazione previste in materia di imposta sul valore aggiunto, ha appunto previsto in particolare le regole concernenti l’utilizzo della fattura elettronica e la sua conservazione.
Peraltro con l’approvazione della Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (la cosiddetta Legge finanziaria 2008) è stato, infine, introdotto l’obbligo di emettere fatture esclusivamente in formato elettronico nei confronti della Pubblica Amministrazione. Su questo ultimo punto tuttavia si è ancora, alla data, in attesa delle relative disposizioni attuative.
Però possiamo affermare che, con la pubblicazione da parte dell’Amministrazione Finanziaria delle Circolari interpretative necessarie a chiarire le novità introdotte (45/E del 19 ottobre 2005 e 36/E del 6 dicembre 2006) e di numerosi interpelli, il quadro normativo di riferimento risulta ragionevolmente completo e chiaro e consente fin da subito l’adozione di soluzioni di fatturazione elettronica o di conservazione sostitutiva con rischi legati all’incertezza interpretativa estremamente limitati.

Fonte: Caf730.com

Se utilizzate il client di posta elettronica di casa Microsoft, Outlook 2010 oallora eccovi qualche scorciatoia utile e che dovrebbe andar bene anche per i fratelli minori Windows Mail, ed Outlook Express :

Ctrl + M : invia /ricevi delle vostre e-mail; idem con F9
Ctrl + Invio : per inviare la mail appena scritta
Ctrl + N : componi un nuovo messaggio; o un nuovo appuntamento se sei sul calendario e così via…
Ctrl + Maiusc + B : apre la rubrica o i contatti;
Ctrl + R : risponde al mittente della mail selezionata;
Ctrl + Maiusc + R : rispondi a tutti;
Ctrl + F : inoltrare il messaggio;
Ctrl + Maiusc + M : scrivere nuova e-mail;
Ctrl + Maiusc + N : crea un nuovo messaggio SMS
Ctrl + Maiusc + C : crea un nuovo contatto

I PC aziendali che ancora hanno Windows XP con Service Pack 2 (SP2), utilizzano un sistema operativo che sta per andare definitivamente in pensione tra poco più di un mese. Dal 13 luglio niente più aggiornamenti. Stando a quanto riferito da una società californiana che fa statistiche sul mondo dell’informatica, quasi il 50% dei PC con Windows XP ha ancora installato il vecchio service pack rilasciato nel 2004.

Chi aveva deciso di non cambiare o aggiornare XP al SP3, ne sarà tra poco praticamente costretto. XP con SP2 si era dimostrato stabile e molti aveva fatto la scelta di restare “fedeli” alla regole che “il sistema che funziona non si tocca”.

Come è possibile leggere a chiare lettere anche sul sito dell’assistenza Microsoft, “il supporto per Windows XP con Service Pack 2 terminerà il 13 luglio 2010. Dopo questa data, gli utenti che continueranno a utilizzare Windows XP SP2 non riceveranno aggiornamenti della protezione per Windows. Per mantenere aggiornati i computer Windows XP, occorrerà scaricare il Service Pack 3 da Windows Update”.

E’ prevedibile che ci sarà un’esplosione di vulnerabilità senza più possibilità di patch tra agosto e la fine dell’anno. Windows XP SP3 cesserà di avere supporto generale nell’aprile del 2014. Per continuare a ricevere le patch di vulnerabilità, gli utenti dovranno aggiornare i loro computer a questo service pack entro luglio.

SP3

Tra i molti vantaggi di avere un sito internet composto di codice HTML valido, oggi ne abbiamo scoperto uno molto interessante: si tratta del sito w3csites.com, una web directory che raccoglie moltissimi siti web (nel momento in cui scriviamo 18.252) accomunati dal fatto di essere compatibili con uno o più standard del World Wide Web Consortium.

Il vantaggio immediato è quello di poter essere inclusi nella directory come il nostro nuovo sito, e guadagnare un ottimo backlink.
Naturalmente si tratta solo di un piccolo bonus rispetto agli altri enormi vantaggi di avere un sito valido, tra cui vogliamo ricordare in special modo la garanzia di maggiore accessibilità per gli utilizzatori di dispositivi speciali (come ad esempio gli screen reader per non vedenti) e la maggiore “leggibilità” per i crawler dei motori di ricerca, che si traduce in una migliore indicizzazione.

In conclusione, come fornitori di servizi di creazione siti web, crediamo che valga la pena, durante la scelta del budget e la stesura del progetto, includere una voce riguardante la conformità con gli standard del web; questo comporterà da un lato un po’ di lavoro in più, ma altrettanto certamente darà al sito un valore aggiunto che (troppo) spesso viene sottovalutato.

Con "Spam" si intende tutto il materiale pubblicitario ricevuto sia via e-mail, ma anche
tramite messaggi in tempo reale (RealTime) nelle Chat (reti IRC o comunque di instant-messagging), senza l’esplicito consenso del ricevente.
Altri termini che indicano questo tipo di messaggi sono:

  1. "Junk Mail" (posta ciarpame)
  2. "UCE", in caso solo di E-mails (Unsolicited Commercial E-Mail, Posta elettronica commerciale non richiesta)
  3. "UBE" (Unsolicited Bulk E-Mail, Posta elettronica, spedita ad un gran numero di persone, non richiesta) alcuni esempi comprendono i messaggi di propaganda politica e le catene di Sant’Antonio.

Neotek offre soluzioni scalabili alle azienda che vogliono liberarsi o per lo meno contrastare lo “spam”. Si tratta di modi diversi di approcciare il problema con differenze di risultati e costi e la scelta va fatta anche in base alla complessità della rete locale aziendale.

Lo “spam” per le aziende è diventato, volenti o nolenti, un costo da sostenere “involontariamente”: in termini di banda, tempo di elaborazione e spazio per immagazzinamento di questa “rifiuti” informatici;in termini di tempo uomo per il controllo, la bonifica e la cancellazione;in termini di rischio in quanto sono email che possono anche veicolare malware (quindi costi per difendersi o per riparare i danni).

neotek-contro-lo-spam

Probabilmente molti di Voi come me, dopo il passaggio a Windows 7, si sono trovati la barra delle applicazioni affollata di programmi che sono in background e che non necessitano di un accesso dalla super bar di Windows. Skype è sicuramente uno di questi. L’accesso a Skype ad esempio va benissimo dalla System Tray come è sempre stato e la sua presenza nella barra dei programmi toglie solo spazio utile.
Per ripristinare questa condizione, minimizzando Skype, per liberare spazio nella Taskbar basta andare sull’icona del programma e dal menù contestuale accedere a Proprietà > Compatibilità e selezionare dalla tendina di compatibilità “Windows Vista Service Pack 2”. Al prossimo riavvio di Skype, facendo clic sulla crocetta rossa “Chiudi finestra”, Skype tornerà a trovare posto minimizzato nell’area di notifica.

Minimizzare-Skype. Neotek - Firenze: soluzioni, contratti di assitenza tecnica informatica per Aziende.